AMERICA SPORT sas CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA)
Questo tour permette di esplorare la famosa città della ceramica di Faenza, borghi medievali come Brisighella e Dozza e il progettato borgo rinascimentale di Terra del Sole, costruito dalla famiglia Medici per proteggere il fianco settentrionale della Toscana nel 1564. Si parte da Ravenna, un tempo capitale dell’Impero Romano d’Occidente, e si pedala attraverso la Romagna fino a Bologna, la capitale culinaria d’Italia. Pedalate facili e pianeggianti, ma anche percorsi collinari più impegnativi, creano un paradiso ciclistico attraverso il cuore della pasta fatta in casa, quindi non aspettate di arrivare a Bologna per deliziare le vostre papille culinarie con tagliatelle, lasagne, ravioli e altro ancora, il tutto innaffiato dal vino Sangiovese locale.
L’itinerario odierno raggiunge Padova passando per la città di Este, costeggiando le rive del fiume Frassine. Percorrerete tranquille strade di campagna con interessanti caratteristiche naturali e il tipico paesaggio della campagna veneta. Arrivando a Este vedrete la torre del castello e parte delle rovine, risalenti all’XI secolo. Sono gli unici manufatti rimasti dei cinque castelli, costruiti sulle rive alla periferia della città per difendere gli accessi strategici al fiume. Questa parte del percorso si svolge per lo più lungo le rive dei canali che circondano l’isolato gruppo di colline. In particolare si costeggia l’argine del fiume Bacchiglione percorrendo una rete di piste ciclabili.
SCOTT ASPECT 950 2019
Era molto meticoloso, ma disposto a lavorare solo per persone che gli piacevano e con le quali aveva costruito un legame speciale nel tempo. Agli altri, indicava semplicemente e gentilmente un’altra officina più avanti sulla strada.
Quando non era in officina, era solito salire sulla sua Triumph e raggiungere Bologna e altri circuiti per assistere a gare ciclistiche. Spesso era in compagnia dell’amico Dorino Serafini, noto sportivo, uno dei pochi ad aver vinto gare sia con le Ferrari sia con le Benelli. La Benelli è una delle più antiche fabbriche di Pesaro.
Noi nipoti ricordiamo ancora il nonno Adamo che ci riparava la foratura di una bicicletta, usando carta vetrata, mastice e pezzolina (come era solito chiamarla). Guardarlo mentre riparava la camera d’aria è stato impagabile e ne abbiamo ancora un bel ricordo.
Per questo motivo, avendo ospiti da oltre 50 Paesi appassionati di bicicletta ed essendo noi amanti (lo pratichiamo, ci divertiamo ma solo da… dilettanti) di questo sport, abbiamo deciso nel 2017 di implementare l’hotel con un servizio più qualificato, creando un’area attrezzata per i ciclisti.
RIPRODUZIONE RISERVATA: Red Bull District Ride 2022
Guardate la foto qui sopra del Giro d’Italia del 1956 e cosa vedete? Fiorenzo Magni che sale con qualcosa di strano tra la bocca e la bicicletta. Vedete la folla e possiamo anche identificare il luogo come la salita di San Luca a Bologna grazie agli archi del portico, oggi arrivo di tappa del Giro d’Italia. Ma questo post riguarda un altro dettaglio, quello del marchio Nivea presente sull’abbigliamento di Magni e sulla macchina che segue, perché Magni e Nivea ci hanno dato il modello di business del ciclismo di oggi.
Per quanto riguarda l’aggeggio, nel caso non lo sapeste Magni è caduto nella tappa del giorno precedente del Giro e si è rotto una spalla o una clavicola, le notizie variano. Voleva arrivare al traguardo, ma a causa delle ferite riportate faceva fatica a tirare il manubrio, una parte essenziale del ciclismo ai tempi in cui i corridori avevano solo poche marce e salivano con una cadenza lenta, dondolando le spalle a destra e a sinistra per usare la massima forza muscolare su ogni pedalata. Il meccanico di Magni ebbe l’idea di legare una camera d’aria al manubrio, che Magni poteva poi mordere, per tenerlo piegato sulla bicicletta. Ha funzionato, ma se sia servito a qualcosa è discutibile: dopo tutto, se stai mordendo una camera d’aria, respirare deve essere difficile. In qualche modo Magni è arrivato secondo in classifica generale.
Novità tecniche per le cronometro del Giro d’Italia 2019
Il punto di partenza del giro è la centralissima Piazza Maggiore e la sua Fontana del Nettuno. Ben presto ci si lascerà alle spalle il centro cittadino per dirigersi verso il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, un parco carsico dai paesaggi meravigliosi.
Pedalando tra colline e vigneti si attraversa la riserva naturale del Bosco della Frattona e si arriva infine all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, aperto al pubblico solo in giorni speciali, e al parco delle Acque Minerali dove si trova il memoriale di Ayrton Senna.
Si consiglia di portare con sé uno zaino extra che comprenda il costume da bagno, i vestiti per la sera e l’abbigliamento da bici per il giorno successivo, che verrà portato direttamente al centro benessere o in un altro punto di ritrovo in auto.